Invenzioni a 360°.Qui ho raccolto una serie di utili oggetti che ho realizzato personalmente, dal progetto al prodotto finale, tramite la Stampante 3D.
Sono un “Meccanico” e come tale cerco le soluzioni per risolvere i problemi. Se qualcosa non ha un funzionamento ottimale, sono incapace di resistere, DEVO provare a modificarla o inventare un nuovo modo di affrontare il problema.
Per questo motivo e grazie alla stampa 3D ho potuto dare sfogo alla mia fantasia con un procedimento che toglie anche i limiti di una eventuale lavorazione meccanica, quindi è possibile creare quasi qualsiasi forma si abbia in mente.
La mia Stampante, come quasi tutte le amatoriali, è del tipo FDM, che consiste nell’avere una bobina con il filamento di 1,75 mm di diametro, nel materiale da noi scelto (ce ne sono centinaia) che, tramite un “caricatore” a ruote dentate, trasporta il filo attraverso un estrusore riscaldato (250 °C nel mio caso), depositandolo secondo le linee decise su un piano di vetro temperato anch’esso riscaldato a “soli” 100°C. Le caratteristiche di ogni materiale cambiano, persino da Marca a Marca, e di conseguenza le impostazioni macchina, compresa la velocità di stampa che ovviamente va ad influire sulle ore necessarie per formare il pezzo sovrapponendo strati, alti 0.2 mm.
Altro tipo di stampante che toglie anche gli ultimi limiti della 3D FDM, sono le stampanti a “Resina“, che però necessitano di una preparazione più lunga in fase di preparazione stampa e normalmente hanno aree di stampa molto più ridotte.
Al momento ho battezzato come materiale idoneo per le mie Invenzioni a 360°, l’ASA, che risulta essere meccanicamente robusto, resistente agli agenti atmosferici, post lavorabile e verniciabile. Mentre per i componenti che ho dato in lavorazione a terzi (ditte specializzate) ho scelto il Nylon PA 12 che risulta essere anche più elastico e viene prodotto con un procedimento diverso detto MJF, che invece del filo, utilizza la polvere sfusa.