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Ritornare nel Casentino

A volte pensi di aver già visto tutto… e invece scopri per fortuna che era solo l’inizio… nuovi rifugi, nuove vie…. e nuovi luoghi nei quali ritornare al Casentino, scoprendo nuove vie…..  Il secondo giorno del Tour è pieno di sorprese e luoghi di cui non sospettavi neanche l’esistenza.

Ritornare nel casentino è l’obiettivo di oggi.

Da dove siamo partiti.

Dopo una notte tranquilla passata nella Capanna del Partigiano, sul monte Lavane, siamo scesi a Marradi inizialmente per un sentiero abbastanza impervio, poi per scelta di coscienza lo abbiamo abbandonato per preferire una più comoda e larga strada sterrata che passa dalla Baita di Poggio Giuliano. Questa è una struttura molto spartana e purtroppo un pò “trascurata”, che però offre circa una decina di posti letto (letti  a castello in legno, privi di tutto), che però può tornare comoda nel caso che la Capanna del Partigiano, che ha solo 2 posti, fosse già occupata.

Portarsi le scorte di cibo

Come si può vedere dal profilo altimetrico della traccia, siamo scesi fino a Marradi, anche per fare scorta di cibo per la notte seguente, ma ATTENZIONE!! Abbiamo avuto fortuna che era in corso la fiera dei Marroni (Castagne) altrimenti per quello che ci è stato riferito, non ci sono alimentari aperti la Domenica e quindi sarebbe stato un grosso problema.

Ritornare nel Casentino

Da Marradi, si ricomincia a salire, per scollinare e scendere nella meravigliosa valle della Badia della Valle di Lutirano dove noi non ci siamo fermati, ma è situato quello che sembra essere un ottimo ristorante, oltre ad un luogo fantastico.

Da qui proseguiamo lungo la valle, dapprima, con la comoda strada e poi lungo l’alveo del fiume, per un tratturo che a volte è complicato da interpretare, ma fattibile, per poi ritornare strada strerrata. Ora però tutto è da rivalutare, in quanto dopo l’alluvione del 2023, tutto il territorio si è trasformato, e alcuni passaggi non sono più garantiti.

Ritornati sulla strada che collega Marradi a San Benedetto in Alpe, prendiamo la direzione per quest’ultimo, ma la fatica si fa sentire e scegliamo di seguire l’asfalto. Si arriva al Paese e si gira in direzione del passo del Muraglione, fino a raggiungere la deviazione, poco evidente e non segnalata per il Bivacco del Gralli, che nell’ultimo anno è stato ampliato con una seconda struttura, ma che può ospitare sempre su letti a castello in legno, nella prima struttura 14 persone e nella seconda , altre 8, più ovviamente chi decide di dormire semplicemente a terra in quanto è ampio e c’è posto.

Download file: pippo-tour-giorno-2.gpx

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